I quaderni dalla Società Italiana Scienze Mediche.
Testata registrata presso il Tribunale di Teramo
con autorizzazione numero 717 del 23/12/2022

Segreteria SISMED, 5 Dicembre 2023
In evidenza

Il terzo numero dei Quaderni

Benvenuto ai lettori del terzo numero della rivista cartacea della Società Italiana di Scienze Mediche. In questo numero si trattano una serie di argomenti, scritti da opinion leader del settore e precedentemente pubblicati sulla rivista online .cuore nel corso del 2023

La visione di .cuore

Scegli tra gli argomenti:

Segreteria SISMED, 2 Dicembre 2023

Sessione live streaming

.cuore Articolo Scientifico
Siamo all’inizio di una nuova era per il paziente diabetico e per il paziente cardiopatico, possiamo davvero agire significativamente sul rischio cardiovascolare residuo? Possono i nuovi farmaci ridurre l’impatto della mortalità per malattie cardiovascolari e scompenso cardiaco? Quali armi attuali e quali orizzonti?
Noemi Maria Giorgiano, 29 Novembre 2023

L’importanza dell’aderenza per il controllo della dislipidemia

L'ipercolesterolemia può avere cause genetiche o legate allo stile di vita, che contribuiscono ad aumentare la probabilità di sviluppare la malattia aterosclerotica e gli eventi cardiovascolari. Il profilo lipidico complessivo, che comprende i livelli di colesterolo, trigliceridi e lipoproteine, può aiutare a diagnosticare e gestire questa condizione. Le opzioni terapeutiche dipendono dalle specifiche alterazioni lipidiche e possono prevedere approcci farmacologici o procedurali. Tuttavia, l'aderenza alla terapia rimane un problema significativo, con solo il 39,4% dei pazienti che si attengono al trattamento nel 2019, secondo i dati AIFA.
Nicola Tarquinio, 28 Novembre 2023 .cuore
Articolo Scientifico

Il moderno approccio terapeutico al paziente con diabete mellito ad elevato rischio cardiovascolare ed all’obesità

La prevalenza globale del diabete di tipo 2 (DM2) è destinata ad aumentare da 425 milioni di persone a 629 milioni entro il 2045, diventando così una pandemia del XXI secolo. Sia l'obesità che il DM2 svolgono un ruolo cruciale nello sviluppo di patologie come l'insufficienza cardiaca. I farmaci antidiabetici di recente introduzione, come gli agonisti del recettore GLP1 semaglutide e liraglutide, hanno mostrato effetti promettenti sulla perdita di peso, sulla riduzione del rischio cardiovascolare e hanno potenziali benefici nella gestione del DM2.
Segreteria SISMED, 23 Novembre 2023

Si fuma per La nicotina, si muore per la combustione!

.cuore Articolo Scientifico
Il dottor Vincenzo Montemurro, cardiologo, spiega che gli effetti nocivi del fumo derivano dai sottoprodotti della combustione del tabacco piuttosto che dalla nicotina. È necessario migliorare le strategie di prevenzione, promuovendo la cessazione del fumo e incoraggiando l'uso di prodotti del tabacco non combustibili per coloro che si rifiutano di smettere.
Maria Paola Luconi, 22 Novembre 2023

Gestione del rischio cardiovascolare residuo del paziente con Diabete Mellito di tipo 2

.cuore Articolo Scientifico
Il diabete di tipo 2 aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e di malattie renali croniche. Semaglutide orale, un agonista del recettore GLP1, è una terapia potenzialmente utile per il diabete di tipo 2, che influisce sulla gestione del peso e sul rischio cardiovascolare globale, come dimostrato in diversi studi clinici. Sono necessari ulteriori dati per raccomandarne l'uso in persone con malattie cardiovascolari preesistenti, insufficienza cardiaca o malattia renale cronica.

L’età è un fattore di rischio per la fibrillazione atriale ?

La fibrillazione atriale (FA) è un'aritmia cardiaca che colpisce il 25-30% di tutte le aritmie e il 44,8% dei soggetti anziani. Sebbene sia più diffusa negli adulti anziani, la fibrillazione atriale può insorgere a qualsiasi età, anche negli adolescenti. I fattori di rischio per la FA includono l'età, l'anamnesi familiare, lo stress fisico e diverse abitudini di vita. La FA è un importante fattore di rischio per l'ictus. Episodi rapidi di fibrillazione atriale possono provocare un'insufficienza cardiaca. La FA può anche essere associata a morte cardiaca improvvisa. L'individuazione precoce delle condizioni di rischio è essenziale. I test genetici svolgono un ruolo fondamentale nei pazienti con cardiomiopatie e sindromi aritmiche genetiche.
Francesco Cipollone, 17 Novembre 2023

GLP-1 RA: da farmaci antidiabetici a terapia per l’aterosclerosi

.cuore Articolo Scientifico
I pazienti con diabete di tipo 2 hanno un rischio elevato di sviluppare malattie cardiovascolari. I nuovi agenti ipoglicemizzanti, gli SGLT2i (inibitori SGLT2) e i GLP-1 RA (agonisti del recettore del peptide glucagone-simile-1), hanno dimostrato una significativa riduzione degli eventi cardiovascolari avversi negli studi clinici. I GLP-1 RA hanno dimostrato una serie di benefici, tra cui la riduzione della pressione arteriosa, l'alterazione dei profili lipidici e la diminuzione dell'infiammazione, contribuendo ulteriormente alla riduzione del rischio.
Segreteria SISMED, 15 Novembre 2023

Le sigarette elettroniche portano problemi cardiaci?

Sebbene le sigarette elettroniche siano spesso utilizzate per smettere di fumare a causa della loro percezione di minore nocività, diversi studi mettono in guardia sul fatto che i vapes possono ancora comportare rischi cardiovascolari. Nonostante i miglioramenti a breve termine della salute vascolare osservati in alcuni utenti che passano dalle sigarette tradizionali a quelle elettroniche, gli effetti a lungo termine sono sconosciuti.
Giacomo Pucci, 14 Novembre 2023 .cuore
Articolo Scientifico

Edoxaban può rispondere alle esigenze di pazienti con peso corporeo eccessivamente basso o elevato?

L'uso dei DOAC rispetto al warfarin è aumentato per motivi di praticità. Uno studio analizza l'efficacia e la sicurezza di edoxaban in soggetti con peso corporeo elevato. I risultati rivelano che edoxaban è una strategia preferibile sia per la popolazione in sovrappeso che per quella sottopeso, dimostrando un'efficacia paragonabile a quella del warfarin, una maggiore sicurezza e una riduzione degli eventi emorragici, a sostegno dell'approccio "one size fits all". Saranno comunque necessari ulteriori studi per confermare questi risultati.