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Attività fisica e colesterolo: lo sport abbassa i livelli?

L’attività fisica serve ad abbassare i livelli di colesterolo?

Possiamo dire che lo sport aiuta in queste situazioni. Attività fisica e colesterolo sono collegati da una relazione virtuosa e per diversi motivi (che andremo ad approfondire) possiamo dire che chi è affetto da patologie legate al colesterolo può trovare giovamento con lo sport. Soprattutto le attività aerobiche come la corsa, il nuoto e il ciclismo.

Lo sport può abbassare i livelli di colesterolo?

Tutto questo può aiutare ad abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Ma le lipoproteine LDL – Low Density Lipoproteins o proteine a bassa densità – non sono regolate solo dallo sport: è soprattutto uno stile di vita sano a influenzare questo valore, non un singolo elemento. E in alcuni casi comunque bisogna ricorrere a cure mediche specifiche (ne parliamo più in basso).

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Photo by Mary Taylor on Pexels.com

Iniziamo da una conferma chiara: l’attività fisica può abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue e regolarizzare quello buono. Sappiamo che il colesterolo è una componente molto importante nel nostro organismo. Appartiene alla famiglia dei lipidi steroidei e non deve essere combattuto a priori: bisogna gestire l’equilibrio tra HDL e LDL, ovvero:

  • High-Density Lipoprotein, colesterolo buono.
  • Low-Density Lipoprotein, colesterolo cattivo.

Lo sport – insieme alla buona alimentazione e a un corretto stile di vita – è un toccasana per questo equilibrio. Infatti l’attività fisica rende il cuore più forte, abbassa il colesterolo LDL e aumentare quello buono (ovvero HDL). Ecco cosa suggerisce il sito web ncbi.nlm.nih.gov:

“Exercise has been shown to have positive impacts on the pathogenesis, symptomatology and physical fitness of individuals with dyslipidaemia, and to reduce cholesterol levels” (…). Regular physical activity has been shown to increase HDL cholesterol while maintaining, and theoretically offsetting increases in, LDL cholesterol and triglycerides.

È stato dimostrato che l’esercizio fisico ha impatti positivi sulla patogenesi, sintomatologia e forma fisica dei soggetti con dislipidemia. E riduce i livelli di colesterolo nel sangue. Un’attività fisica regolare aumenta il colesterolo HDL, quello buono, mantenendo e, teoricamente, compensando gli aumenti sia del colesterolo LDL che dei trigliceridi.

Lo sport riduce anche altri fattori collegati

Oltre ad avere un’influenza sui livelli di colesterolo nel sangue, lo sport consente di lavorare su fattori di prevenzione che abbracciano anche altri aspetti che incidono sul rischio cardiaco. Una buona attività sportiva, infatti, riduce il sovrappeso e l’obesità, per non parlare dei trigliceridi presenti nel sangue.

Inoltre aiuta a ridurre il vizio del fumo e l’alcool nella propria dieta, combatte la sedentarietà nel caso in cui per motivi di lavoro si è costretti a passare molte ore dietro una scrivania. Tutti questi elementi sono legati all’aumento di colesterolo nel sangue e relativi rischi cardiaci come l’insorgenza di ictus, trombi e infarti. Ma non tutti gli sport sono uguali.

Quale attività fisica per abbassare il colesterolo?

Se la presenza di una buona attività fisica nelle nostre vite può aiutare ad abbassare il colesterolo, bisogna anche considerare un altro punto: non tutti gli sport sono validi per questo scopo. O meglio, ci sono alcune scelte che aiutano a raggiungere il tuo obiettivo.

L’importanza dello sport aerobico

Per ottenere maggiori risultati in termini di regolazione del colesterolo cattivo e dei trigliceridi bisogna prendere in considerazione lo sport aerobico. Vale a dire un’attività in grado di coinvolgere, per un periodo di tempo superiore, più muscoli. Si attiva il consumo di ossigeno, si chiamano in causa le riserve di zuccheri e acidi grassi nel sangue per avere energia.

Tutto questo differenzia l’esercizio aerobico da quello anaerobico (legato soprattutto alla crescita muscolare) e aiuta questi sport a essere favoriti per migliorare il colesterolo.

Quali sono gli sport essenziali?

L’esercizio aerobico per combattere il colesterolo cattivo e aumentare i livelli di quello buono comprende attività di resistenza cardiorespiratoria: jogging, corsa e ciclismo. Buoni risultati si ottengono anche con danza, nuoto, sci di fondo, marcia. E per chi non può dedicarsi a queste attività? La soluzione viene indicata sempre dal National Institutes of Health:

“Theoretically, resistance training (strength-developing exercise utilizing external resistance or one’s own body weight) may be a more accessible form of exercise for less mobile groups, as well as providing an alternative to aerobic training for more mobile individuals”.

L’allenamento di resistenza (esercizio per lo sviluppo della forza che utilizza la resistenza esterna o il proprio peso corporeo) può essere una forma di esercizio più accessibile per gruppi meno mobili, oltre a fornire un’alternativa all’allenamento aerobico.

Quanto sport si deve fare per diminuire il colesterolo

Questo è uno dei nodi fondamentali da risolvere. Se è vero che l’attività fisica può aiutare a stabilizzare il colesterolo nel sangue per prevenire i disturbi relativi, e che il movimento ideale è quello aerobico, bisogna comprendere qual è il ritmo ideale per ottenere dei risultati. 

The optimal goal is to achieve approximately 200 minutes per week of exercise. This can be accomplished by doing 30 minutes of exercise 7 days per week or doing 40 minutes of exercise 5 days per week.

Secondo il sito web my.clevelandclinic.org l’obiettivo ottimale è raggiungere circa 200 minuti di esercizio alla settimana. Questo può essere ottenuto facendo 30 minuti di esercizio per 7 giorni o 40 minuti di esercizio 5 giorni a settimana. 

Per le persone che non possono seguire percorsi del genere bisogna valutare con il proprio medico di fiducia delle schede basate su sport di resistenza adeguati alle necessità.

Attività fisica e colesterolo (ma non solo)

Il messaggio da far passare è questo: fare una buona attività fisica, moderata ma continua e costante, può essere un valido aiuto per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue. 

Inoltre l’attività fisica combatte indirettamente diversi fattori che comportano un peggioramento delle condizioni iniziali come il sovrappeso e il vizio del fumo. Ma è giusto sottolineare che da solo lo sport non è una soluzione valida in ogni occasione.

Bisogna, infatti, accompagnare l’attività fisica a una sana e giusta alimentazione basata su pochi zuccheri, tante fibre e possibilmente zero cibi nella lista nera per chi soffre di colesterolo cattivo: grassi animali come il burro e il lardo, oli vegetali saturi, insaccati, formaggi con un buon livello di grassi saturi, alcolici, bevande zuccherate.

Farmaci quando serve

Il Prof. Enzo Manzato

Il Prof. Manzato, in una recente video intervista realizzata per la SISMED, ha però tenuto a sottolineare come, secondo recenti studi, l’effetto benefico dell’attività fisica regolare si esplichi in una diminuzione del colesterolo LDL in percentuale massima del 10%.

Questo vuol dire che un paziente con 200 di LDL, attraverso lo svolgimento dell’attività fisica, potrà far scendere la conta di proteine a bassa densità fino a 180. E per il resto?

Per il resto al giorno d’oggi esistono farmaci sicuri ed affidabili che possono diminuire il colesterolo LDL nel sangue ed abbassare i fattori di rischio. Ci riferiamo alle statine, ad esempio, ma anche ai farmaci PCSK9 ed all’acido bempedoico, una nuovissima molecola di prossima uscita sul mercato italiano e che sembra sia molto promettente.

È essenziale quindi rivolgersi ad un medico cardiologo, il quale valuterà il quadro clinico del paziente e potrà prescrivere farmaci atti a tenere a bada il conteggio del colesterolo LDL nel sangue.

In conclusione, è bene precisare che sebbene l’attività fisica giochi un ruolo contenuto nella diminuzione del colesterolo LDL, è fondamentale per l’aumento del colesterolo HDL (quello buono), oltre che per i benefici di cui abbiamo discusso più in alto.

Per cui una dieta sana e variegata, l’attività fisica moderata regolare e, quando serve, l’utilizzo dei farmaci specifici, possono davvero ridurre i fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.