Ecco sintomi e contagio (e perché l’aumento delle temperature non è un problema, per il fungo)
La Candida Auris è un fungo. Ed è anche un patogeno molto infettivo che può causare diversi problemi all’organismo umano tanto che si parla di una letalità elevata. La percentuale dei pazienti che perdono la vita a causa di questo fungo va dal 30% al 70% secondo il Ministero della Salute. Che sottolinea un altro punto molto importante:
“la scarsa conoscenza di questa specie nelle strutture sanitarie può comportare una diagnosi ritardata, l’assunzione di un trattamento inefficace e un rischio elevato di decesso, nonché la diffusione nell’ambiente e il contagio di altri soggetti”.
Quindi, nonostante si tratti di un fungo, la Candida Auris resta una minaccia importante per la salute collettiva e del singolo individuo. E le circolari ministeriali parlano anche di colonizzazione e di infezione da Candida Auris in aumento in Italia. Soprattutto tra neonati prematuri e anziani, soprattutto affetti da malattie del diabete, renali e dell’orecchio. Cosa sapere in più su questo argomento? Ecco un approfondimento che getta luce sul tema.

Cos’è la Candida Auris e da dove arriva
La Candida Auris è un fungo appartenente alla famiglia dei micete ascomycota lievitiforme. Il primo campione noto di questo fungo viene isolato per la prima volta nel 2009 in Giappone, nell’orecchio di una paziente. Da qui il nome auris, orecchio in latino. Le sue caratteristiche?
Questo fungo causa infezioni fungine letali nei soggetti indeboliti, ospedalizzati. E può attaccare diverse aree dell’organismo come, ad esempio, l’apparato circolatorio e nervoso. Attualmente resta una minaccia per la salute globale riconosciuta da tutti gli organi sanitari.
Perché la Candida Auris è così pericolosa?
In primo luogo perché ha una rapida contagiosità in ambienti in cui si concentrano pazienti che hanno delle condizioni sanitarie già intaccate da altri problemi. Ecco cosa ricorda l’European Centre for Disease Prevention and Control su questo argomento specifico:
“C. auris seems to have a high propensity for patient-to-patient transmission in healthcare settings, possibly related to environmental contamination, or transient person or device colonisation. Furthermore, commercially available laboratory tests used by clinical laboratories might fail to identify it.
A differenza di altre specie di Candida, quella Auris ha un’elevata propensione alla trasmissione da paziente a paziente in ambito sanitario, alla contaminazione ambientale e alla colonizzazione transitoria di persone o dispositivi. Inoltre, i test di laboratorio potrebbero avere diversi problemi nell’identificazione. Quindi possiamo dire che la Candida Auris:
- Si trasmette facilmente negli ospedali e nelle case di cura causando focolai nelle strutture sanitarie e diffondendosi attraverso il contatto con i pazienti già debilitati.
- È resistente ai farmaci. I medicinali antimicotici usati per trattare le infezioni da Candida spesso non funzionano per la condizione che stiamo affrontando. Alcune infezioni da Candida Auris sono state resistenti a tutti i medicinali antimicotici.
- È difficile da identificare. La Candida Auris può essere erroneamente confusa come altri tipi di funghi e questa condizione potrebbe portare a un trattamento sbagliato.
Infine, possiamo sostenere con buona dose di certezza che uno dei motivi fondamentali per prestare attenzione a questo argomento è la capacità di sviluppare infezioni gravi.
“C. auris can cause bloodstream infections and even death, particularly in hospital and nursing home patients with serious medical problems. More than 1 in 3 patients with invasive C. auris infection (for example, an infection that affects the blood, heart, or brain) die”.
CDC.org ricorda che la Auris può causare infezioni del sangue e decessi, in particolare nei pazienti ospedalieri e in case di cura con gravi problemi di salute. Più di 1 paziente su 3 con infezione invasiva (ad esempio che colpisce il sangue, il cuore o il cervello) muore.
Sintomi della Candida Auris
I sintomi sono difficili da individuare perché, di solito, la Candida Auris attacca persone già affette da altre patologie. Quindi gli effetti del fungo si confondono con altre condizioni.
La sintomatologia più frequente è la febbre che però tende a non scomparire nonostante il trattamento con la relativa terapia. Poi, si aggiungono condizioni specifiche che aggravano il quadro preesistente come, ad esempio, infezioni di ferite e del torrente ematico.
C’è una cura Candida Auris?
Le principali associazioni e gli istituti di medicina sono concordi nel segnalare la presenza di un’emergenza Candida Auris in determinate circostanze. Questo perché si tratta di un lievito che attacca pazienti fragili e che si confonde facilmente con altre condizioni come ad esempio altri tipi di candide (haemulonii, lusitaniae, famata, parapsilosis, etc).
Questo rende difficile la diagnosi e la relativa cura, anche perché la Candida Auris si presenta come un’infezione molto resistente. Le linee guida predispongono la somministrazione di echinocandine o un mix di antimicotici ad alte dosi.
La Candida Auris resiste ai principali farmaci antimicotici. Se abbiniamo questo passaggio alla difficoltà di diagnosi, alle probabilità elevate di decesso in determinate circostanze e all’alta contagiosità nelle strutture di cura, possiamo capire perché questa condizione desta preoccupazioni. Anche perché le condizioni del contagio sono in evoluzione.
Come cambia il contagio di questo fungo
Uno dei punti di discussione della comunità scientifica riguarda infatti la diffusione della Candida Auris.
Il contagio è particolarmente facile nelle case di cura e negli ospedali, ma i ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health hanno confermato la capacità di sopravvivere ad alte temperature della Candida Auris. Citando il magazine.jhsph.edu:
“As the world is getting warmer, the fungi will have to adapt. Every hot day is a selection event. If your sidewalk goes to 120 degrees, the [fungi] that make it to 120 degrees will survive”.
Generalmente, infatti, gli organismi quali i funghi non hanno un’elevata resistenza alle alte temperature, rendendo particolarmente difficile la diffusione di questi in ambienti soleggiati e caldi, come possono essere i sistemi antropologizzati cittadini.
Questo fungo è invece capace di crescere a temperature più alte rispetto ad altri lieviti che non riescono a tollerare sbalzi elevati. Quindi l’adattamento alle alte temperature, e di conseguenza ai cambiamenti climatici in corso, è una delle cause della diffusione della Candida Auris.