Come prevenire i disturbi cardiovascolari dell’infanzia?

Sempre importante occuparsi di prevenzione cardiovascolare e infanzia. Il motivo è semplice: anche se molti problemi si manifestano in età adulta, alcune condizioni sono presenti fin dall’età pediatrica. E si consolidano nella prima adolescenza, durante lo sviluppo. Fino a diventare causa di eventi come ictus, infarti e trombosi.

Chiaro, è difficile avere delle conseguenze importanti fin dalla tenera età se prendiamo come riferimento la relazione tra lipidi nel sangue e arteriosclerosi. Però, una volta esclusi i vari casi di insufficienza cardiaca congenita, bisogna considerare che c’è bisogno di prevenzione. Sempre e comunque. Cosa significa questo esattamente?

Il sovrappeso è il primo fattore da valutare

Questo è il punto di partenza per prendere in considerazione l’idea di prevenire i disturbi cardiaci nei bambini: evitare che si manifestino i principi di un eccesso di peso. O magari di vera e propria obesità. Questa tendenza, in Italia, è in crescita come sottolinea l’Istat:

“Nel biennio 2017-2018, In Italia si stimano circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni (28,5% nel 2010-2011). Emergono forti differenze di genere con una più ampia diffusione tra i maschi (27,8% contro 22,4%)”.

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Sappiamo che il sovrappeso è un fattore determinante per la prevenzione cardiovascolare infantile e che in Italia questo è un problema presente. L’ultimo rapporto del 2019 indica dove e come si concentra l’obesità in età pediatrica. Le percentuali sono elevate in:

  • Campania (35,4%).
  • Calabria (33,8%).
  • Sicilia (32,5%).
  • Molise (31,8%).

Ciò si manifesta con una particolare prevalenza nei contesti socioculturali bassi, acutizzando la condizione. In sintesi, il titolo di studio dei genitori è direttamente proporzionale con il consumo di cibi virtuosi per contenere il sovrappeso, come frutta e verdura.

Assenza di attività fisica costante del bambino

L’infanzia dovrebbe essere un’età in cui ci si dovrebbe dedicare allo sport, alle attività all’aria aperta. Invece è facile riscontrare nelle nuove generazioni una tendenza alla sedentarietà. 

Questo a causa di una tendenza costante a preferire relazioni e passatempi digitali, senza considerare che in questo periodo storico il COVID-19 ha fermato lo sport dilettantistico. Comprese le palestre e le attività di squadra. Questo ha reso ancora più difficile la possibilità di coltivare un interesse sportivo per i ragazzi. Un problema importante, non solo dal punto di vista delle relazioni sociali: l’attività fisica è fondamentale per lo sviluppo infantile e adolescenziale, ma anche per la prevenzione dei futuri disturbi cardiovascolari.

Attenzione alle condizioni socio-economiche

Spesso la prevenzione cardiovascolare per i bambini incontra l’ostacolo delle condizioni socioeconomiche che, come abbiamo visto dai dati Istat, influiscono non poco. 

In che misura? Sappiamo che le dislipidemie nel Terzo Mondo sono legate alla impossibilità di procurarsi alimenti di qualità e alla necessità di seguire diete ricche di alimenti poco nutrienti e nocivi per la salute individuale. Lo stesso discorso, fortunatamente in chiave minore, si può fare con le famiglie che vivono condizioni economiche difficili.

In questi casi i bambini seguono alimentazioni poco curate dal punto di vista nutritivo, spesso con abusi di cibo spazzatura (junk food). Contesti sociali poco agevoli e aree urbane degradate, in relazione al quartiere in cui si vive, possono portare a un allontanamento dalle occasioni per fare sport. Soprattutto all’aria aperta e con il gruppo dei pari.

Come prevenire i disturbi cardiovascolari dell’infanzia?

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Anche se molte condizioni possono frenare il tentativo di prevenire i problemi del cuore e delle arterie fin dall’infanzia, il lavoro da svolgere si racchiude in poche aree che ogni genitore dovrebbe prendere in considerazione per garantire non solo la salute cardiaca del proprio bambino ma anche lo sviluppo virtuoso sotto tutti i punti di vista.

Buone norme a tavola

Come spesso è stato suggerito anche da iniziative come la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, la maggior parte dei disturbi cardiaci si manifesta a causa di una dieta errata. Vale a dire un menu ricco di grassi saturi, carni rosse, zuccheri e cibi processati. Cosa fare per garantire a un bambino la giusta prevenzione dai problemi cardiovascolari?

  • Ridurre cibi fritti e dolciumi.
  • Aumentare frutta, fibre e verdure.
  • Limitare il burro a favore dell’olio di oliva.
  • Ridurre farine bianche raffinate.
  • Proporre in alternativa i cereali.
  • Favorire carne bianca e pesce.
  • Diminuire la carne rossa.
  • Bere tanta acqua.

Soprattutto ridurre l’occasione per cenare o pranzare con cibo pronto, snack, merendine e fast food. Chiaramente bisogna anche concedere e non affrontare la dieta in modo ferreo.

Molto importante seguire i propri figli in modo da evitare la cattiva abitudine di saltare l’appuntamento del pranzo e della cena, e la cura dell’alimentazione inizia dalla culla. Non a caso il Ministero Della Salute sottolinea l’importanza dell’allattamento al seno perché

“Riduce il rischio di diabete, obesità, leucemie, malattie cardiovascolari e sindrome della morte in culla”.

Interessante registrare un punto: l’allattamento riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie anche nella mamma. Senza dimenticare che questa pratica aiuta a ridurre il peso accumulato durante la gravidanza, che come sappiamo è legato ai problemi cardiaci.

Promuovere attività fisica e sport

Oltre alla buona alimentazione bisogna valutare lo sport, l’abbandono di uno stile di vita sedentario a favore di una sana abitudine al movimento. L’idea è quella di abituare i bambini fin da piccoli a seguire lo sport del cuore, senza imporre il punto di vista o le passioni dall’alto: meglio lasciar scegliere al bambino cosa praticare per alimentare la passione.

Chiaramente l’idea è quella di incentivare qualsiasi tipo di sport con costanza, almeno 3 volte alla settimana per 60 minuti. Però bisogna considerare che il punto di partenza è la lotta alla sedentarietà soprattutto in una condizione di sovrappeso e obesità. Quindi qualsiasi attività – dallo sport agonistico agli allenamenti in casa – è benvenuta.

Prevenzione cardiovascolare e infanzia

Nella maggior parte dei casi si tende a ignorare la pericolosità degli stili di vita poco virtuosi sul cuore e sulle arterie dei più piccoli. Ma non è così, la prevenzione inizia dalla tenera età. Come avviene,a d esempio, con l’allattamento. La linea da seguire è sempre quella dello stile di vita virtuoso: alimentazione sana, tanto sport, zero vizi come fumo e alcol. Ovviamente il punto di partenza deve essere quello indicato dalla famiglia, dai genitori.