Pro e contro la dieta vegana: fa bene o male?

Negli ultimi anni, anche in Italia la dieta vegana ha conquistato l’attenzione del pubblico che cerca un metodo “naturale” per mantenersi in forma o che ha bisogno di perdere peso o, comunque, considera non consono l’uso – se non il decesso – di esseri viventi per derivarne ciò che serve alla nostra sussistenza. Una posizione che ci sentiamo anche di condividere, fermo restando che alcuni elementi essenziali alla nostra vita scarseggiano o sono assenti nel mondo vegetale e, quindi, obbligano il vegano ad opportuni accorgimenti dietetici ed uso di opportuni supplementi.  

Cos’è una dieta vegana e cosa è permesso mangiare

La dieta vegana è un regime alimentare che elimina dalla tavola qualsiasi prodotto di origine animale: pesce, carne, latticini, uova, miele etc.

Altri modelli sono più permissivi: il latto-ovo vegetarianismo, ad esempio, consente di consumare uova e latticini. Mentre la dieta vegana tende a essere severa e rigida. In alcuni casi, rari, i vegani sono anche “crudisti”: evitano quindi anche la cottura dei cibi.

La dieta vegana permette solo il consumo di vegetali, frutta, cereali, legumi, noci e semi.

Perché si è diffusa questa variante della dieta vegetariana?

Oltre alle motivazioni che legano la dieta vegana a una sana gestione del cibo, questo approccio all’alimentazione ha anche delle radici etiche. Come suggerisce il sito dell’Istituto Superiore di Sanita, infatti, le persone vegane non si alimentano sfruttando esseri viventi e preferiscono non utilizzare materiali di origine animale, non utilizzarli a scopo di lucro. È una posizione antica: è noto che Leonardo da Vinci – come da sua stessa memoria – era vegetariano.

Quali sono i vantaggi di una dieta vegana?

Il punto più importante che consente di ottenere dei benefici da un regime alimentare vegano è l’assenza di carne, soprattutto quella rossa (ne abbiamo già parlato in questo articolo specifico). I vantaggi sono legati alla bassa assunzione di grassi saturi e l’abbondanza di frutta, verdura, fibre, frutta secca, La posizione dell’American Dietetic Association è chiara:

“Appropriately planned vegetarian diets, including total vegetarian or vegan diets, are healthful, nutritionally adequate, and may provide health benefits in the prevention and treatment of certain diseases”.

In accordo con ciò, la Majo Clinic, sempre molto attenta all’educazione online del paziente, afferma che:

“An estimated 1.9 million cases of cancer will be diagnosed in the U.S. in 2022, according to the American Cancer Society. In research studies, vegans, people who don’t eat any animal products, including fish, dairy or eggs, appeared to have the lowest rates of cancer of any diet”.

Gli svantaggi di una dieta vegana

Le diete vegane sono state associate a un rischio cardiovascolare mediamente più basso, ma anche a un aumento delle carenze nutrizionali. Questo è il risultato della ricerca pubblicata da The American Journal of Clinical Nutrition che mette in evidenza il problema:

Nei vegani è stata registrata anemia da carenza di ferro e un contenuto minerale osseo inferiore rispetto alla media, nonché carenza di vitamina B12.

In sintesi, la dieta vegana fa bene o male?

Ci possono essere diverse ragioni che inducono una persona a seguire una dieta vegana – quindi che esclude qualsiasi alimento che dipende direttamente o indirettamente dallo sfruttamento degli animali – ma per evitare problemi di salute e carenze alimentari bisogna bilanciare gli alimenti e fare in modo che il corpo assuma tutto ciò che serve per il suo sviluppo e il benessere quotidiano.

In ogni caso, prima di decidere di seguire una dieta vegana, sarebbe utile sottoporsi ad alcuni esami clinici (quali analisi del sangue per valutare il proprio stato fisico), chiedere consiglio al proprio medico curante e comunque, evitare questo stile se in stato di gravidanza.