Dipendenza da nicotina

Tutti noi ricordiamo almeno una scena di un film in cui un divo del cinema sottolineava il suo carisma attraverso una intrigante sbuffata di fumo. E che dire dei filmati di qualche decennio fa, in cui sembrava che tutti i decisori (politici, economici, intellettuali) dovessero fumare una sigaretta per obbligo contrattuale?

Nel corso degli anni l’industria del tabacco è riuscita nel rendere un’abitudine puzzolente, poco gradevole nel cavo orale e sicuramente dannosa per la salute in un elemento capace di donare carisma ed autorevolezza.
Almeno fino a quando i decisori non hanno cominciato a regolamentare la pubblicità delle sigarette e lanciare campagne di informazione alla popolazione.

Ma se non fosse stata per una molecola, una semplice piccola molecola e la sua interazione con il nostro cervello, questo miracolo del marketing non sarebbe potuto accadere… parliamo della nicotina.

Che cos’è di preciso la dipendenza da nicotina?

Con questa espressione si intende un forte bisogno di assumere nicotina, una sostanza chimica del tabacco consumata principalmente inalando il fumo delle sigarette e che dà assuefazione, provocando un temporaneo senso di appagamento e piacere.

Questa breve sensazione è dovuta al rilascio della dopamina, un neurotrasmettitore del benessere ed alla noradrenalina, un’altro trasmettitore cerebrale. Il tempo impiegato dalla nicotina per passare dai polmoni al cervello è molto breve, parliamo di 3-6 secondi in tutto, e questo rende ancora più immediata ed appagante la sensazione di benessere ricevuta.

Benessere temporaneo, appunto: quando i suoi effetti svaniscono, si è costretti a fumare ancora.

Smettendo di fumare, invece, nell’organismo si vengono a creare spiacevoli cambiamenti mentali e fisici: sono i cosiddetti sintomi di astinenza da nicotina.

La nicotina può essere anche assunta col tabacco dei sigari e della pipa e con quello da fiuto e da masticare.

Che cosa provoca la dipendenza da nicotina?

Fumando non si assume soltanto nicotina: si contano quasi 4.000 sostanze chimiche dannose nel tabacco che possono provocare gravi complicazioni per la salute. Gli idrocarburi policiclici aromatici contenuti nel “catrame” e il Polonio 210 sono i principali responsabili dello sviluppo di tumori, ad esempio polmonare. Altre patologie legate al fumo i sigaretta e comburenti presenti all’interno di essa sono:

  • Cancro ai polmoni e malattie polmonari: il fumo è la principale causa di decessi per cancro ai polmoni e inoltre provoca malattie polmonari, come enfisema e bronchite cronica.
  • Tumori: aumenta il rischio di tumore della bocca, della faringe, dell’esofago, della laringe, della vescica, del pancreas, dei reni, della cervice.
  • Infarto e problemi al cuore: il fumo aumenta anche il rischio di morte per malattie cardiache e cardiovascolari, fra cui infarto e ictus.
  • Infertilità
  • Aborto spontaneo e complicazioni della gravidanza
  • Impotenza
  • Ulcera peptica
  • Osteoporosi
  • Diabete: il fumo aumenta la resistenza all’insulina, che può portare al diabete di tipo 2. Se si ha già il diabete, fumando si rischia di avere complicazioni come malattie renali e problemi agli occhi.
  • Indebolimento del sistema immunitario
  • Cataratta e degenerazione maculare
  • Invecchiamento precoce
  • Raffreddore, influenza e infezioni respiratorie
  • Perdita del senso del gusto o dell’olfatto
  • Malattie gengivali e problemi dentali

Come funziona la dipendenza da nicotina

La dipendenza da nicotina è dovuta alle sue proprietà farmacocinetiche, ma anche al modo in cui è elaborata dall’organismo.

Inalando il fumo della sigaretta, si assorbe rapidamente nel sangue la nicotina, che viene rilasciata nel cervello. Il picco viene raggiunto entro appena 10 secondi, pur svanendo in breve tempo, assieme, come spiegato in precedenza, ai suoi effetti piacevoli.

Si viene così a creare un ciclo continuo, che spinge a fumare ancora. L’astinenza da nicotina per troppo tempo può provocare irritabilità, depressione, ansia, deficit cognitivi e di attenzione, disturbi del sonno e aumento dell’appetito.

Sintomi che possono verificarsi già entro poche ore dall’ultima sigaretta.

Fattori di rischio della dipendenza da nicotina

  • Età: di solito si inizia a fumare da giovani e più presto si inizia, maggiore è la possibilità di diventare dipendente da nicotina.
  • Depressione o altre malattie mentali: esiste anche una connessione fra la depressione, o altri disturbi mentali, e il fumo.
  • Uso di alcol o droghe: in genere chi abusa di alcol o droghe illegali ha probabilità maggiori di diventare un fumatore.
  • Genitori e amici: le probabilità di iniziare a fumare aumentano anche se si vive con genitori fumatori o frequentando amici che fumano.

Trattamenti

È possibile eliminare la dipendenza da nicotina assumendo specifici farmaci o seguendo delle terapie sostitutive.

I farmaci riducono la voglia di nicotina. Gli antidepressivi aumentano la produzione di dopamina per migliorare l’umore.

Le terapie sostitutive sono costituite da cerotti, spray nasali, inalatori, pastiglie, che forniscono nicotina senza le altre sostanze chimiche dannose presenti nel tabacco. Sono terapie che agiscono lentamente, ma permettono di sconfiggere la dipendenza da nicotina.