DOAC e sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi: quali evidenze?

Claudio Ferri ed Alessia Alunno
Università dell’Aquila - Dipartimento MeSVA
UOC Medicina Interna e Nefrologia – Ospedale san Salvatore – L’Aquila

La sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi (APS) è una patologia autoimmunitaria sistemica caratterizzata da almeno un evento trombotico (trombosi arteriosa, venosa o dei piccoli vasi) o da patologia ostetrica in associazione a positività persistente di almeno un anticorpo antifosfolipidi (aPL): lupus anti-coagulant (LA), anticorpi anti-cardiolipina (aCL) IgG o IgM e anticorpi anti-β2-glicoproteina-I (aβ2-GPI) IgG o IgM [1]. Ad oggi, il gold-standard per la tromboprofilassi secondaria nei pazienti con APS è l'anticoagulazione a lungo termine con warfarin [2].

A causa dei potenziali vantaggi (minori interazioni farmaco/cibo, dose fissa, minor rischio di sanguinamenti maggiori) degli anticoagulanti orali diretti (DOAC) rispetto agli antagonisti della vitamina K (VKA), essi sono stati prescritti empiricamente nell'APS negli ultimi anni mentre venivano condotti studi clinici randomizzati e controllati (RCT) specifici. Ad oggi sono disponibili 3 RCT che hanno confrontato DOAC e VKA nei pazienti con APS in aggiunta ad una sotto-analisi dello studio clinico cardine su dabigatran nei pazienti con APS [3-6]. Dopo che lo studio TRAPS, il quale confrontava rivaroxaban e VKAs in pazienti con tripla positività per aPL è stato prematuramente interrotto a causa di un aumentato rischio di trombosi nei pazienti trattati con rivaroxaban, l'Agenzia europea del Farmaco (EMA) e la Alleanza Europea delle Società Reumatologiche (EULAR) hanno raccomandato di non usare i DOAC nei pazienti con APS, specialmente quelli ad alto rischio con tripla positività aPL [7,8]. Le raccomandazioni EULAR hanno sconsigliato l'uso dei DOAC anche nei pazienti affetti da APS con storia di trombosi arteriosa a causa di un alto numero di recidive trombotiche arteriose nello studio TRAPS e in uno studio successivo [5,9]. Più stringente la posizione della società Europea di Cardiologia (ESC) che ha raccomandato di evitare l’uso dei DOACs in tutti i pazienti APS [10]. 

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