Cos’è il grasso viscerale e perché fa male

Uno dei temi più importanti da affrontare per la salute del proprio organismo è quello del grasso viscerale o addominale. Stiamo parlando di un tessuto adiposo che si accumula intorno agli organi interni relativi all’area addominale come fegato, stomaco, reni.

Anche il cuore può essere interessato da questa forma adiposa molto pericolosa per la salute dell’individuo. Infatti, la presenza del grasso addominale è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e altre condizioni di salute.

Le attività necessarie per ridurre il grasso viscerale non devono essere considerate solo come un modo per recuperare la forma fisica. Ma soprattutto come una soluzione per prevenire problemi che possono influenzare negativamente la condizione di salute generale.

Ecco perché è indispensabile approfondire l’argomento e fare chiarezza su alcuni punti. Tenendo ben presente che la tendenza a sviluppare grasso viscerale dipende anche da fattori indipendenti dal tuo comportamento come i geni, gli ormoni, l’età, il peso alla nascita

Cos’è il grasso viscerale, una definizione

Con questo termine intendiamo una tipologia di tessuto adiposo immagazzinato intorno agli organi, inclusi fegato e intestino. Esteticamente, possiamo riconoscere questa presenza grazie alla classica sporgenza addominale di chi sviluppa la classica forma a mela. In realtà i problemi di salute legati alla presenza del grasso viscerale vanno oltre l’estetica.

Le varie tipologie di grasso nell’organismo

Esiste il grasso bruno e quello bianco che si divide in sottocutaneo, ectopico (situato fuori dalle sedi anatomiche per lo stoccaggio dei grassi) e viscerale. Perché ci preoccupiamo di quest’ultima condizione? È così importante prevenire e misurare l’obesità centrale?

“Visceral fat produces more toxic substances than subcutaneous fat, so it is more dangerous. Even in thin people, having visceral fat carries a range of health risks”.

Come suggerisce healthdirect.gov, il grasso viscerale produce sostanze tossiche per l’organismo in misura maggiore rispetto a quello sottocutaneo. Quindi anche le persone magre possono avere problemi con il grasso viscerale con relativi rischi per la salute.

Cosa causa il grasso viscerale?

Il grasso addominale interno, in linea di massima, viene immagazzinato quando si consumano troppe calorie e si fa poca attività fisica. Quindi, la combinazione tra alimentazione inadeguata e scarso movimento può portare a problemi di questo tipo.

Anche la genetica ha un ruolo attivo nel definire come e dove si immagazzina il grasso e ​​lo stress ​​può attivare un ormone – il cortisolo – che contribuisce alla formazione di tessuto adiposo viscerale. In ogni caso, alimentazione ricca di grassi e scarsa attività fisica sono la base essenziale che porta a sviluppare questa tipologia di adipe nell’area centrale. Per le donne si aggiunge il contributo della menopausa che aumenta il grasso viscerale.

Come verificare la presenza del grasso interno?

Può sembrare un metodo poco scientifico, in realtà la soluzione migliore per misurare il grasso viscerale è quello che prende la circonferenza della vita con un metro a nastro. 

Misurare la larghezza del tronco con il paziente in piedi, svestito o al massimo con una maglia o camicia estremamente sottile, a livello dell’ombelico.

I problemi legati al tessuto adiposo viscerale

Il tessuto adiposo viscerale è associato a fattori di rischio cardiometabolico e non solo. Il grasso interno può essere pericoloso a causa delle implicazioni con una serie di condizioni che vanno oltre le malattie cardiovascolari, ma abbracciano demenza e cancro al seno.

“Visceral fat makes more of the proteins called cytokines, which can trigger low-level inflammation, a risk factor for heart disease and other chronic conditions. It also produces a precursor to angiotensin, a protein that causes blood vessels to constrict and blood pressure to rise”.

Secondo Harvard, il grasso viscerale produce un eccesso di proteine ​​chiamate citochine, che possono innescare un’infiammazione che rappresenta un fattore di rischio per malattie cardiache e altre condizioni croniche. Produce anche un precursore dell’angiotensina, proteina che provoca la costrizione dei vasi sanguigni e l’aumento della pressione.

Ad esempio, un ampio studio sulle donne europee di età compresa tra 45 e 79 anni ha concluso che quelle con il girovita più ampio avevano un rischio doppio di sviluppare malattie cardiache. Il rischio quasi raddoppia se si uniscono altri fattori problematici.

I ricercatori della Kaiser Permanente hanno descritto in adulti con accumulo di grasso addominale un aumento di quasi  3 volte più probabilità di sviluppare la demenza (incluso il morbo di Alzheimer) rispetto a chi mantiene un livello basso di grasso viscerale.

Come prevenire il grasso viscerale

Per evitare l’accumulo di grasso viscerale ci sono alcune attenzioni da seguire. La buona notizia è che parte del lavoro relativo alla prevenzione si traduce in attività che possono essere messe in pratica in autonomia, seguite ovviamente da un nutrizionista e un medico.

Molto importante seguire una dieta equilibrata e sana, cercando di evitare cibi ricchi di zuccheri raffinati e grassi. Quindi bisogna lavorare sull’eliminazione di prodotti confezionati e lavorati, anche le bevande zuccherate e gassate hanno un ruolo centrale in questo elenco di alimenti negativi per il grasso viscerale. Bisogna preferire un’alimentazione sana a base di frutta, verdura, carni bianche e pesce. Anche i legumi sono da tenere in considerazione.

Eliminare alcolici e sigarette è importante per contribuire a ridurre il grasso viscerale anche perché uno dei punti essenziali per ottenere buoni risultati è l’esercizio fisico. Ad esempio?

  • Camminata veloce
  • Jogging
  • Nuoto
  • Bicicletta

Un buon programma di allenamento, concordato con professionisti del settore medico e sportivo, possono aiutare le persone affette da grasso interno a risolvere il problema del tessuto adiposo viscerale che possono portare notevoli problemi di salute (oltre che estetici).