Caldo e malattie

Caldo e malattie: quali sono le patologie e le malattie da tenere più sott’occhio nei periodi caldi

Esiste una correlazione fra il caldo e alcune malattie?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la lunga esposizione al sole durante le ore più calde può provocare ipertermia e colpi di calore, ma anche uno stress fisiologico che può acuire alcune patologie gravi, come le malattie cardiovascolari, renali e respiratorie e il diabete mellito.

Il caldo e le malattie cardiovascolari

Il cuore, a causa del caldo eccessivo, può subire uno stress elevato, perché costretto ad aumentare il ritmo per mantenere fresco il corpo. La sudorazione, poi, non toglie soltanto l’acqua, ma anche i sali minerali (perdita di sodio e potassio) necessari.

Che cosa può fare, dunque, un paziente per salvaguardarsi nei periodi caldi estivi?

Le raccomandazioni sono quelle consuete trasmesse ogni anno dai telegiornali: non uscire nelle ore più calde, quindi comprese fra le 10 e le 14, e bere molta acqua. Ma si consiglia anche di evitare bevande disidratanti come l’alcol e le bevande ad alto contenuto di caffeina.

Ridurre o evitare attività fisiche e faticose, mangiare cibi rinfrescanti e ricchi di acqua e indossare indumenti e calzature leggeri e traspiranti che permettano al calore di fuoriuscire.

Problemi cardiaci e caldo

Chi ha avuto un infarto o ha malattie cardiache congenite e coronariche è a rischio di avere un colpo di calore.

La perdita di sodio e potassio attraverso il sudore fa produrre al corpo gli ormoni dello stress, che insieme all’aumento della frequenza cardiaca crea maggiore stress al cuore, che, specialmente se indebolito da un infarto o da una malattia congenita, potrebbe non riuscire a raffreddare il corpo.

In questi casi l’utilizzo di integratori alimentari in grado di poter -appunto- integrare quanto perduto dal proprio corpo in maniera più efficiente potrebbe essere una buona routine quotidiana. Naturalmente, sempre sotto consiglio del proprio medico curante o del proprio cardiologo.

Il caldo e il diabete

I pazienti diabetici, sia con diabete di tipo 1 sia di tipo 2, avvertono più degli altri il caldo.

A quali complicanze va incontro il paziente con diabete nei mesi caldi?

I problemi dovuti al diabete possono influenzare le ghiandole sudoripare, impedendo al corpo di raffreddarsi in modo sufficiente, causando colpi di calore.

Il diabete, inoltre, provoca una più rapida disidratazione, che a sua volta fa aumentare i livelli di glucosio nel sangue. Questo può portare a minzione frequente, che a sua volta porta a un’ulteriore disidratazione e livelli di zucchero nel sangue ancora più elevati…

Il calore, infine, può portare a ipoglicemia con l’aumento dell’assorbimento di insulina.

Non conservare l’insulina o altre medicine per il diabete (né il microinfusore per insulina e altre apparecchiature per il diabete) alla luce diretta del sole o in auto, poiché le alte temperature possono influenzare l’insulina e altri medicinali.

Il caldo e le malattie respiratorie

Con il caldo e l’umidità peggiora l’asma. Ma l’aria calda può inoltre irritare le vie aeree e causare il broncospasmo, un sintomo tipico dell’asma, provocando una sensazione di costrizione toracica e mancanza di respiro.

Con il caldo estivo si aggravano anche la broncopneumopatia cronica ostruttiva e la fibrosi polmonare idiopatica. L’aumento dell’umidità nell’aria rende più difficile respirare.

Complicanze per i polmoni nei mesi estivi

Durante l’estate sono più elevati i livelli di ozono, per via degli agenti inquinanti che reagiscono al calore, causando quindi problemi e irritazioni a chi soffre di asma e di rinite allergica (malattia infiammatoria delle vie aeree superiori).

Inoltre respirare aria calda causa l’infiammazione delle vie aeree, provocandone anche la contrazione (broncocostrizione), con conseguente mancanza di respiro.

Come abbiamo detto, l’aumento dell’umidità rende più difficoltosa la respirazione, perché l’aria diviene più pesante, richiedendo sforzi maggiori e facendo peggiorare i sintomi dell’asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva.

Un altro effetto negativo è la disidratazione, che toglie umidità a tessuto polmonare e bronchi creando problemi alla respirazione.

Il caldo e le malattie renali

Le ondate di calore aumentano la morbilità e la mortalità non solo nelle malattie cardiovascolari e respiratorie, ma aumentano anche il rischio di insufficienza renale acuta per pazienti con malattie renali, con relativa mortalità.

Anche se l’insufficienza renale cronica è spesso provocata dall’ipertensione o dal diabete, può anche essere una conseguenza all’esposizione al calore unita all’attività fisica e a un’idratazione insufficiente, che mette a dura prova i reni.