Covid-19: l’uso di statine diminuisce la mortalità?

Alcuni studi suggerirebbero tale conclusione

Le forme più gravi della COVID-19 possono manifestarsi con la sindrome da distress respiratorio acuto (ARDS), polmonite bilaterale interstiziale, danno miocardico ed eventi micro e macro trombotici. Tale esito è maggiormente osservabile nei pazienti con comorbilità comuni (come malattie cardiovascolari, sindromi metaboliche o ipertensione).

Considerata l’eccessiva risposta citochinica nei pazienti colpiti da forme gravi di Covid-19, sono state prese in considerazione terapie antinfiammatorie, immunomodulanti e antitrombotiche che possono essere promettenti per la prevenzione o il trattamento di pazienti con COVID-19.

L'effetto pleiotropico delle statine

Le statine sono state tradizionalmente somministrate per abbassare il colesterolo sierico, il ché le rende tra i farmaci di maggiore utilizzo al mondo (si stima che un paziente su 4 ne faccia uso) ed ampiamente rientranti nella classe di farmaci utilizzata nei pazienti con maggiori possibilità di esiti avversi nella malattia causata da Sars-CoV-2.

Dura Lex sed Lex - Accesso riservato

Questa pagina è visualizzabile solo da personale medico…. La norma prescrive che vi sia un filtro per le pagine contenenti dati su cure, indicazioni terapeutiche o contenuti simili. Iscriviti gratuitamente oppure, se già iscritto effettua il log in per leggere il resto del contenuto. Se questo messaggio dovesse apparire anche dopo aver effettuato il login, sarà semplicemente necessario aggiornare la pagina e sarà completamente visibile