La malattia renale cronica e la gestione del carico allostatico

Interrelazioni tra dimensioni psicologiche e biologiche

Federica Guerra*, Dina Di Giacomo°, Marilena Tunnoa, Luca Piscitania, Claudio Ferri§ç ○

*Scuola di Specializzazione in Psicologia Clinica, Dipartimento Mesva, Università degli Studi dell’Aquila
Professoressa Associata di Psicologia Clinica, Dipartimento Mesva, Università degli Studi dell’Aquila
a UOSD Dialisi, Presidio San Salvatore, L’Aquila, ASL 1 Abruzzo
§ Dipartimento Mesva, Università degli Studi dell’Aquila
ç Divisione di Medicina Interna e Nefrologia, Presidio San Salvatore, L’Aquila, ASL 1 Abruzzo

Introduzione

La Malattia Renale Cronica (MRC) e la conseguente malattia renale allo stadio terminale (ESRD) ha una prevalenza dell’11% in tutto il mondo ed è la causa di 2,4 milioni di decessi [1]. L’MRC è una perdita progressiva e irreversibile della funzione renale. Il disagio psicologico, la depressione e l'ansia hanno un impatto negativo sulla qualità della vita (QoL) e sul benessere dei pazienti. La depressione è stata ben documentata come una comune comorbilità della malattia renale in circa il 30-40% dei pazienti con ESRD ed è associata ad un aumento del rischio di mortalità; il danno all'immagine corporea e la fragilità fisica, funzionale, metabolica, sociale e mentale possono influenzare la qualità di vita dei pazienti [2].

Dura Lex sed Lex - Accesso riservato

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