Effetti negativi nella prevenzione
Claudio Ferri e Rita del Pinto
Università dell’Aquila – Dipartimento MeSVA
La corretta prevenzione delle malattie cardiovascolari è fondata – tanto se si voglia evitare la comparsa di un fattore di rischio cardiovascolare maggiore, quanto se lo si debba correggere quando già presente – su alcuni elementi fondamentali:
- adozione di uno stile di vita corretto, particolarmente in termini di dieta sana, attività fisica
costante ed evitamento o risoluzione di situazioni ansiogene e/o stressanti; - prevenzione della comparsa o normalizzazione dei fattori di rischio cardiovascolare maggiori
eventualmente presenti; - prevenzione della comparsa o normalizzazione dei fattori di rischio cardiovascolare minori
eventualmente presenti; - prevenzione, miglioramento e cura delle condizioni mediche e non mediche
influenzanti il rischio cardiovascolare (inerenti, quindi, tanto la eventuale presenza di
comorbidità, quanto la sussistenza di un contesto socio-economico e/o familiare sfavorevole); - terapia antiaggregante;
- terapia anti-infiammatoria (?)
Grazie a tutti questi elementi, il treno della prevenzione cardiovascolare primaria e secondaria dovrebbe essere puntualissimo ed attenuare in modo significativo la morbilità e mortalità legate alle patologie cardiovascolari, ovunque esse siano localizzate.
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