Il farmaco contro l’ipercolesterolemia si assume due volte l’anno
Nel corso dell’ultima riunione del Comitato Tecnico Scientifico, l’AIFA ha approvato l’utilizzo dell’Inclisiran, farmaco contro l’ipercolesterolemia che prevede una somministrazione ogni sei mesi.
L’agenzia italiana del farmaco prevede la rimborsabilità della terapia ipocolesterolizzante per quanto riguarda il colesterolo Ldl nei pazienti adulti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non familiare) o dislipidemia mista (condizioni caratterizzate da alti livelli di grassi nel sangue, incluso il colesterolo).
Che cos’è la terapia siRna
Si tratta della prima terapia a base di small-interfering Rna (siRna) per la riduzione del colesterolo Ldl – spiega Novartis – e rappresenta un nuovo approccio alla gestione dei pazienti con ipercolesterolemia. Inclisiran è innovativo nel suo meccanismo d’azione, poiché rientra nella classe degli agenti terapeutici Rnai (Rna interference), farmaci che silenziano gli Rna messaggeri (mRna).
Si tratta di un piccolo Rna interferente (siRna) a doppio filamento con un’elevata affinità per il fegato, all’interno del quale riduce i livelli di una proteina chiamata Pcsk9, coinvolta nel metabolismo del colesterolo. Questo meccanismo aumenta la capacità del fegato di assorbire il colesterolo Ldl e porta di conseguenza a una riduzione dei livelli di colesterolo Ldl presente nel sangue.
Inclisiran in Italia è indicato, in aggiunta alla dieta, in associazione a una statina o una statina con altre terapie ipolipemizzanti orali, in pazienti non in grado di raggiungere gli obiettivi per l’Ldl-c con la dose massima tollerata di una statina, oppure in monoterapia o in associazione ad altre terapie ipolipemizzanti in pazienti intolleranti alle statine o per i quali una statina è controindicata.
Le malattie cardiovascolari in Italia
Le malattie cardiovascolari (che comprendono malattie coronariche, malattie cerebrovascolari, malattie cardiache reumatiche e altre condizioni) sono la principale causa di morte a livello globale, con circa 17,9 milioni di vittime ogni anno soprattutto a causa di ictus e infarto. Queste due condizioni, infatti, abbracciano l’85% dei morti totali nel mondo.
Anche nel nostro paese le malattie cardiovascolari sono la principale causa di decesso. Secondo il Ministero della Salute, in Italia ogni anno muoiono più di 224.000 persone per cause legate alle malattie cardiovascolari. Le stesse rappresentano il 34% di tutte le morti, con il 31,7% negli uomini e il 37,7% nelle donne. Sempre l’istituto superiore di sanità comunica che il 4,4 per mille dei cittadini è colpito da invalidità civile a causa delle malattie cardiovascolari, coinvolgendo il 23,5% della spesa farmaceutica sostenuta in Italia.