
A causa della pandemia legata al nuovo Coronavirus, nell’ultimo anno la Sanità pubblica ha affrontato uno dei capitoli più difficili, complessi e articolati dalla sua istituzione. Questa condizione non è legata solo alla malattia in senso stretto, ma anche ai problemi trasversali del Covid-19: tutte le risorse sono puntate su questa emergenza. Ma il resto?
In Italia, come in altri paesi, si parte sempre da una sanità con grandi eccellenze ma anche con notevoli ritardi e falle. Lo scoppio della pandemia ha esasperato queste condizioni e per tamponare l’emergenza si è posta meno attenzione a tutto il resto. Patologie comprese.
Che però non sono meno importanti: le persone continuano ad ammalarsi e a perdere la vita per tanti altri problemi. Ad esempio? Quali sono i problemi trasversali del Covid-19?
Impatto sulla salute mentale
Non si può ignorare il fatto che la pandemia da Covid-19 ha avuto effetti su alcuni punti legati alla salute e all’equilibrio mentale. Secondo lo studio dell’Istituto Superiore di Sanità:
“Emerge un evidente impatto della pandemia sulla condizione di salute mentale, in termini di stress e presenza di sintomi ansiosi e depressivi. Sono stati osservati sintomi depressivi o da stress rispettivamente nell’11 e nel 14% del campione.“
Tutto questo diventa più evidente se si considera la fase di lockdown, quindi di chiusura forzata in casa, in cui sono emersi picchi di ansia, depressione e stress. Spesso tutto ciò si accompagna anche a un aumento dei casi di violenza sulle donne.
Il numero delle chiamate (di denuncia di violenze ndr) sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. (…) La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata, passando da 417 a 2.666 messaggi.
Fonte Istat (il numero di pubblica utilità 1522)
Una particolare nota riguarda i disturbi nella popolazione più giovane, spesso priva di strumenti per affrontare le restrizioni e il bombardamento legato ai mezzi di comunicazione.
La condizione di incertezza e paura che ci accompagna in questa pandemia global rischia di lasciare un segno nelle nuove generazioni che sarà visibile solo nei prossimi anni. Anche se al momento non sono subito rintracciabili, questi problemi possono essere incisivi.
Carenza di controlli e screening per altre malattie
Uno dei problemi trasversali del Covid-19 che può causare grandi problematiche – sia alla popolazione di riferimento che al sistema sanitario – riguarda la cancellazione di attività legate al controllo periodico rispetto a possibili patologie croniche. Cosa significa? Per avere un’idea possiamo citare l’allarme lanciato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica:
“Nei primi 5 mesi del 2020, in Italia, sono stati eseguiti circa un milione e quattrocentomila esami di screening in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Ritardi che si traducono in una netta riduzione non solo delle nuove diagnosi di tumore della mammella (2.099 in meno) e del colon-retto (611 in meno), ma anche delle lesioni che possono essere una spia di quest’ultima neoplasia”.
Le terapie per le condizioni gravi sono garantite, ma ciò che si teme è un allontanamento rispetto a tutto ciò che può portare a una diagnosi precoce sia del cancro che di tante altre malattie e condizioni patologiche. Come quelle che riguardano i problemi cardiaci.
Già durante la cosiddetta prima ondata la SISMED aveva scritto una lettera aperta al Ministro della Salute per porre l’attenzione sul problema crescente della diminuzione di screening e cure specialistiche; in un articolo del 23 Gennaio scorso, di nuovo, avevamo scritto dei campanelli di allarme lanciati da associazioni e centri di eccellenza in merito ad una diminuzione del numero di cure specialistiche per via del Covid.
Paura per il contagio




Questo fenomeno avviene per diversi motivi. Secondo l’Osservatorio Nazionale di Screening il calo dei controlli c’è stato. E non ancora è stato recuperato dalle strutture sanitarie che, in molte circostanze, ancora non hanno implementato una condizione di monitoraggio a distanza:
“La riduzione del numero di persone esaminate dipende non solo dalla riduzione del numero degli inviti, ma anche dalla tendenziale minore partecipazione nella fase immediatamente precedente il lockdown e successivamente alla riapertura. Tale riduzione è dovuta, almeno in parte, alla elevata percezione del rischio infettivo da parte degli utenti, che può scoraggiarli dal recarsi in strutture di tipo sanitario”.
L’aspetto legato ai controlli tende a essere penalizzato da due grandi spinte: il sistema medico nazionale si concentra su altri fronti – appunto, l’emergenza Covid-19 – e i singoli tendono a saltare appuntamenti di controllo perché temono possibili contagi del nuovo Coronavirus dato che gli ospedali tendono a essere luoghi a forte rischio.
Cosa possiamo fare in questi casi
Non bisogna ignorare l’importanza della prevenzione e dei controlli, soprattutto se si appartiene alle categorie a rischio. Come ad esempio quelle che hanno chiare propensioni verso le malattie cardiache che, insieme ai tumori, sono particolarmente legate a una chiara necessità di diagnosi precoce, controlli di routine e verifiche con scadenze definite.
La relazione tra Covid-19 e cardiopatie è importante, ci sono rischi superiori per chi ha rischi di infarti, ictus o sindromi coronariche acute. E una mancanza di controllo può diventare un elemento in grado di acuire e aumentare i rischi di decessi. Anche perché, secondo www.msdmanuals.com:
“A volte una cardiopatia, anche quando grave, può essere asintomatica finché non raggiunge uno stadio avanzato (…). Le visite mediche fatte per controlli o per altri motivi possono rilevare cardiopatie asintomatiche. Talvolta, i medici eseguono degli esami alla ricerca di una cardiopatia, anche quando non vi è prova di essa”.
Questo significa che non bisogna abbassare la guardia.
La pandemia da Sars-Cov-2 deve essere affrontata con la massima attenzione possibile. Ma non bisogna dimenticare tutte le altre patologie che possono essere altrettanto pericolose per la salute individuale.
Ricorda…
Se sei un paziente in attesa di effettuare una visita di controllo, qualunque essa sia, non posticiparla.
Contatta la tua ASL per sapere se ci sono stati dei rinvii negli screening e, nel caso, concorda subito un nuovo appuntamento.
La vaccinazione dei sanitari ha permesso di diminuire sensibilmente il numero di operatori contagiati dal Sars-CoV-2 ed i protocolli utilizzati rendono gli ambulatori medici degli ambienti sicuri.
Buone notizie efficacia #VaccinoAntiCovid
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) February 11, 2021
Nelle ultime 3 settimane -64% operatori sanitari contagiati#vaccino #Covid_19 pic.twitter.com/5GmJtRsFU7