Un nuovo studio stabilisce come, a distanza di 6-8 mesi, la protezione immunitaria sia ancora presente nei soggetti testati.
Nell’articolo (in versione pre-proof, quindi accettato dalla rivista ma che potrebbe subire modifiche) vengono mostrate ulteriori evidenze relativamente alla protezione immunitaria per almeno 6-8 mesi dopo l’esordio della Covid-19.
Scrive infatti Eric Feigl-Ding (epidemiologo ed economista sanitario ex Harvard, ndr): ” Gli anticorpi COVID erano presenti, sebbene a un livello inferiore, nell’80% dei pazienti. Tuttavia, le cellule della memoria B e T (cellule immunitarie responsabili della protezione a lungo termine) erano attive ad alti livelli in tutti i pazienti.
I nostri dati suggeriscono che l’immunità adattativa protettiva a seguito dell’infezione naturale di SARS-CoV-2 potrebbe persistere per almeno 6-8 mesi, indipendentemente dalla gravità della malattia. Potrebbe quindi essere possibile lo sviluppo di un’immunità protettiva a medio o lungo termine attraverso la vaccinazione “.
Immune protection in recovered COVID patients after 6-8 months: further evidence recovered patients have immune protection against SARS-CoV-2 lasting at least 6-8 months after disease onset. https://t.co/yzB6fSxDqA pic.twitter.com/6VKyHVUdaK
— Eric Feigl-Ding (@DrEricDing) February 16, 2021
L’articolo non chiarisce ancora se le varianti attualmente in circolazione possano in qualche modo inibire la risposta immunitaria dei soggetti guariti (se ne parla per la variante brasiliana), nuovi aggiornamenti saranno pubblicati al sopraggiungere di nuove evidenze scientifiche.
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