

Il rapporto tra scuola e Covid-19 è sempre stato uno dei nodi cruciali della pandemia. In Italia come per tutti gli altri paesi, da febbraio/marzo 2020 a oggi, sono state interrotte tutte le attività aperte al pubblico. La scuola è stato uno dei servizi pubblici maggiormente colpiti. Con il DPCM numero 6 del 23 febbraio 2020, infatti, il Presidente del Consiglio decreta diversi provvedimenti per il contenimento della pandemia. In questi troviamo la: “Sospensione dei servizi educativi dell'infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza”. Entra in gioco, così, la famosa DAD. Vale a dire la didattica a distanza, una formula