Terapia antidislipidemica nel paziente a rischio Cardio vascolare: una survey

Proponiamo 14 domande atte ad identificare il “sentire comune” dei clinici intervistati sul problema ipercolesterolemia LDL.

La terapia dell’ipercolesterolemia è – da anni – davvero una terapia a basso costo. Tuttavia, è facilmente oggettivabile l’incremento della spesa sanitaria legato al mancato controllo dell’ipercolesterolemia stessa, sia in prevenzione primaria che secondaria.

In Italia, infatti, consapevolezza e controllo del livello di colesterolemia LDL sono ambedue a livelli non accettabili, non solo perché il mancato controllo implica la comparsa di eventi vascolari fatali -o comunque lesivi per quantità e qualità di vita del paziente affetto- ma anche perché coloro i quali giungono in prevenzione secondaria dopo anni di non consapevolezza e/o mancato controllo del livello di LDL colesterolemia in prevenzione primaria (ovvero manifestano recidive se già in prevenzione secondaria) finiscono per gravare in modo consistente ed ulteriore sulla spesa pro capite.

La gestione acuta e cronica di un evento cardiovascolare, infatti, diversamente da quella della sola ipercolesterolemia LDL ha un costo elevatissimo. In aggiunta, la prescrizione in prevenzione secondaria di un inibitore di PCSK9, dal costo intorno ai 350€ per mese di terapia, implica una crescita ulteriormente drammatica dei costi della prevenzione stessa.

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