I dati relativi alla pandemia da Covid-19 in Italia sono chiari: il virus circola ancora ma, rispetto ad altri paesi, stiamo osservando l’efficacia con la quale i vaccini riescono a tamponare le condizioni peggiori. I contagi sono minori rispetto ad altre realtà e la pressione sugli ospedali non è allarmante, almeno non come un anno fa. Ecco perché è sempre più importante affrontare il tema del vaccino anti-covid per ragazzi dai 5 agli 11 anni.
Il via libera è arrivato dall’AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco – che ha indicato come sicuro e pienamente estendibile alla fascia di età in questione l’uso del vaccino anti-Covid 19:
“Il Comitato per i medicinali per uso umano (CHMP) dell’EMA ha raccomandato di concedere un’estensione di indicazione per Comirnaty, vaccino anti-COVID-19, in modo da includerne l’uso nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni”.
Quindi l’indicazione è sull’uso del Comirnaty, il vaccino, sviluppato da BioNTech e Pfizer. Le domande però sono ancora tante e legittime: cerchiamo di approfondire questo argomento per capire perché conviene vaccinare i bambini e quali sono gli aspetti da valutare.
Perché dobbiamo vaccinare anche i bambini?

In passato si era sottolineato quanto potesse essere aggressiva la malattia derivata da nuovo Coronavirus sulle persone anziane e deboli. In effetti, come dimostra il grafico di Statista, per le persone di età compresa tra 80 e 89 anni il tasso di mortalità è del 19,1%.
Per i pazienti di età superiore ai 90 anni, questa cifra è aumentata al 27,1% e ha contribuito a rendere l’italia uno dei paesi più colpiti in termini di persone decedute a causa di Covid-19.
D’altra parte, il tasso di mortalità per le persone sotto i 60 anni è al di sotto dell’1%. Quindi, perché vaccinare anche i bambini se si ammalano poco? In realtà la rivista medica Hopkins Bloomberg Public Health Magazine sottolinea un punto molto importante per scegliere:
“ There is still so much COVID-19 transmission in the U.S., it’s the seventh leading cause of death for children ages 5–11 and even higher than that for kids ages 12–18. COVID-19 infections in children are not nothing; it’s far more dangerous than the flu”.
Negli Stati Uniti il Covid-19 è la settima causa di morte per i bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, persino più alta di quella per i bambini di età compresa tra 12 e 18 anni. Basterebbe questo a giustificare un vaccino efficace che mitiga gli effetti più gravi della malattia.
Ma ci sono altri motivi come, ad esempio, il fatto che i bambini sono parte particolarmente attiva della catena di trasmissione del Covid. E, anche se non si ammalano gravemente, possono trasferire il virus alle persone che li circondano, come genitori o nonni. Chi si vaccina, però, può infettare meno il prossimo, come sottolinea questa ricerca medica
“Given that vaccination reduces asymptomatic infection with SARS-CoV-2,2,3 it is plausible that vaccination reduces transmission (..). We provide empirical evidence suggesting that vaccination may reduce transmission by showing that vaccination of health care workers is associated with a decrease in documented cases of Covid-19 among members of their households”.
Dato che la vaccinazione riduce l’infezione asintomatica da SARS-CoV-2,2,3 è plausibile che la vaccinazione riduca la trasmissione. Le prove empiriche suggeriscono che la vaccinazione può ridurre la trasmissione del virus: una buona notizia per tutti.
Come funziona la vaccinazione per i ragazzi?
Ogni regione ha la sua piattaforma per gestire le prenotazioni, se necessarie. Ma le domande per prendere una decisione sono altre, non riguardano solo la procedura pratica per poter effettuare la vaccinazione anti-covid ai bambini tra i 5 e gli 11 anni.
Quali sono i dosaggi del vaccino?
Per vaccinare i bambini più piccoli si usa lo stesso prodotto per gli adulti: un vaccino a mRNA che viene inoculato nell’area superiore del braccio, sulla spalla. La differenza rispetto agli adulti sta nella quantità: come suggerisce la risorsa pubblicata dall’Ospedale del Bambin Gesù, viene iniettato un terzo del dosaggio previsto, ovvero 10 µg rispetto a 30 µg.
Quali sono i possibili effetti collaterali
Sempre il sito dell’AIFA sottolinea che gli effetti collaterali comuni possono essere simili a quelli registrati per le fasce di popolazione adulta: dolore al braccio, stati febbrili, brividi, dolori muscolari, stanchezza, mal di testa, arrossamento e gonfiore nella zona dell’iniezione. Questi effetti collaterali sono di breve entità e passano dopo qualche giorno. Non sembra siano stati riscontrati, al momento, effetti collaterali quali miocarditi o pericarditi.
Il report della Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF)
Il 9 Febbraio l’AIFA ha pubblicato i dati relativi all’anno di campagna vaccinale dal 27 dicembre 2020 al 26 dicembre 2021, in cui sono stati presi in analisi anche i dati delle vaccinazioni pediatriche per la fascia 5-16 anni.
Al 26 dicembre 2021 nella RNF sono state registrate complessivamente 1.170 segnalazioni su 4.178.361 di dosi di vaccino somministrate, pari a 28 eventi ogni 100.000 dosi somministrate nella fascia pediatrica. Nella popolazione pediatrica gli eventi avversi più frequentemente segnalati sono febbre, cefalea, stanchezza e vomito. Il 69% delle reazioni si sono risolte completamente o erano in miglioramento al momento della segnalazione
I vaccini anti-Covid per i bambini sono efficaci?
La ricerca pubblicata dall’EMA permette di individuare tutti i vantaggi del vaccino di cui stiamo parlando. Il vaccino ha avuto un’efficacia del 90.7% nel prevenire la malattia sintomatica (anche se il tasso reale potrebbe essere compreso tra il 67.7% e il 98.3%).
“Of the 1,305 children receiving the vaccine, three developed COVID-19 compared with 16 out of the 663 children who received placebo. This means that, in this study, the vaccine was 90.7% effective at preventing symptomatic COVID-19 (although the true rate could be between 67.7% and 98.3%)”.
Quindi, i benefici di Comirnaty sono superiori ai rischi nei bambini di età compresa tra 5 e 11 anni, in particolare se presentano condizioni che aumentano il rischio di malattia grave.
Vaccino anti-covid per ragazzi: come muoversi?




Il consiglio che possiamo dare rispetto al tema della vaccinazione per i più giovani è quello della prudenza massima e del rispetto della ricerca scientifica che, in ogni caso, conferma un punto: i benefici della vaccinazione sono superiori ai rischi.
Bisogna affidarsi ai consigli del proprio medico curante, senza procedere seguendo idee personali o influenze esterne non accreditate. Sul sito della Società Italiana di Pediatria è presente un vademecum con 10 domande e risposte sulla vaccinazione ai bambini. E se i genitori, legittimamente, dovessero avere ancora dei dubbi sulla vaccinazione, il consiglio è quello di contattare il proprio Pediatra di libera scelta. In questo modo potremo avere risposte autorevoli e cercare di chiarire ogni dubbio per il bene dei bambini, dei parenti e dell’intera comunità che ci circonda.